Gli Emirati Arabi Uniti stanno facendo del 2020 il loro anno dedicato allo spazio. Dopo aver lanciato la sonda Hope verso Marte, la prima missione interplanetaria di un paese Arabo, sono stati due mesi pieni di annunci. Gli ultimi riguardano una prima missione sulla Luna e novità per quanto riguarda il lancio di astronauti.
Il 21 settembre gli Emirati Arabi hanno annunciato di aver siglato un accordo con la NASA per l’addestramento di due astronauti arabi. Uno di questi è Hazza Ali Abdan Khalfan Al Mansouri che a settembre del 2019 ha trascorso 8 giorni sulla Stazione Spaziale Internazionale.
Oggi è invece stata annunciata la decisione di impegnarsi nella prima missione verso la Luna di un paese mediorientale. L’obiettivo degli Emirati Arabi è portare sulla Luna un rover in grado di muoversi in autonomia e scattare foto. Questo rover raggiungerà una zona della Luna non ancora selezionata ma lo scopo è arrivare a studiare un sito che nessuno abbia mai raggiunto. Il rover, sarà inoltre costruito e progettato al 100% negli Emirati Arabi, il che comporta un’evoluzione sostanziale con quanto fatto con la sonda Hope.
La missione marziana partita a luglio 2020 era infatti progettata a Dubai, ma costruita negli Stati Uniti. Questo ha permesso al paese arabo di non correre troppi rischi lanciandosi in un settore industriale ancora così acerbo come quello della costruzione di satelliti. Lo scopo è arrivare addirittura ad un rover lunare in 4 anni.
Non solo la Luna
Ad inizio Agosto gli Emirati Arabi avevano annunciato l’intenzione di impegnarsi nella costruzione di un satellite terrestre per la navigazione satellitare. Lo scopo dichiarato non è commerciale ma esclusivamente scientifico e tecnologico. A questo primo prototipo, che dovrebbe essere lanciato nel 2021, ne seguirà un altro operativo nel 2022.
Entrambi questi satelliti dimostreranno le capacità industriali del paese e permetteranno di “fare pratica” a tutta una serie di nuove aziende ed agenzie spaziali. E’ bene ricordare che l’Agenzia Spaziale degli Emirati Arabi Uniti è nata solamente nel 2014.
Oltre a questo è in cantiere anche lo sviluppo di Arab Satellite 813. Questo sarà un satellite di osservazione terrestre e uno dei suoi obiettivi principali sarà lo studio dei cambiamenti climatici. Il progetto sarà gestito all’interno del Arab Space Coordinator Group, un accordo fra 10 nazioni di lingua araba per investire nello spazio nato nel 2019. Il gruppo è guidato dagli Emirati Arabi e ne fanno parte: Giordania, Bahrein, Algeria, Arabia Saudita, Sudan, Libano, Kuwait, Marocco ed Egitto.
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