Ieri sera (16 luglio 2020) la NASA ha organizzato una conferenza stampa di aggiornamento sulla situazione del James Webb Space Telescope. E’ stata dichiarata una nuova data prevista per il lancio del telescopio spaziale: 31 ottobre 2021. In questo modo vengono aggiunti almeno altri 7 mesi di ritardo alla data precedente di marzo 2021. Questo ritardo è stato causato dalla pandemia in corso ma non è il solo responsabile. Negli ultimi si sono infatti aggiunte molte sfide tecniche che non potevano essere previste.
Queste si sono appunto aggiunte a tutte le restrizioni dovute al coronavirus, come la riduzione dei turni, la cancellazione di incontri e aggiornamenti. E’ stato dichiarato che dei sette mesi di ritardo solo 3 sono da imputare alle restrizioni da coronavirus. E questa non è di certo una bella notizia.
Nonostante tutto nessun fondo aggiuntivo verrà richiesto per questo slittamento di 7 mesi. Verranno infatti usati dei fondi di emergenza in modo da mantenere il costo del telescopio entro gli 8.8 miliardi di dollari di budget totali.
Oltre a questo è stato dichiarato che questa settimana sono stati completati tutti i test elettrici sul telescopio. Ad agosto inizieranno invece i test acustici e vibrazionali. Dopo aver concluso praticamente tutti i test sul comportamento e la movimentazione del telescopio nello spazio, resta ora da verificare ancora che il JWST risponda correttamente all’ambiente spaziale e del lancio. Terminati questi controlli ad inizio 2021 inizierà la fase di “piegamento” e “imballaggio” per raggiungere la base di Kourou dove il JWST verrà lanciato con un Ariane V.
Un lancio sempre più lontano
Tutti questi test, e questa maniacale precisione del condurli sono assolutamente necessari per via della natura stessa del progetto. Il James Webb Space Telescope sarà il più avanzato telescopio spaziale mai costruito dall’uomo e si troverà in un punto dello spazio impossibile da raggiungere.
Il JWST verrà posizionato a 1.5 milioni di km dalla Terra, in un punto L2 (punto Lagrangiano 2). Questo particolare punto del sistema solare è ottimale per le osservazioni, dato il minimo disturbo gravitazionale e di radiazioni del Sole.
Nonostante questa situazione sia ben conosciuta il telescopio spaziale della NASA sta ormai diventando famoso per i suoi continui rinvii. La ricercatrice della NASA Jessie Christiansen ha (scherzosamente) realizzato questo grafico.
Sull’asse orizzontale è posta la data attuale, su quella verticale la data di lancio prevista per il James Webb Space Telescope. I punti neri rappresentano le varie date previste. Ad esempio, nel 2010 veniva prevista una data di lancio poco oltre il 2015. La linea tratteggiata rappresenta il momento in cui la data prevista diventa la data attuale. Quando un punto si trova su questa linea vuol dire che la data prevista per il lancio è oggi!
Il punto rosa rappresenta il nuovo ritardo di 7 mesi aggiunto ieri dalla NASA. Basandosi sulle precedenti previsioni, Jessie Christiansen ha indicato il 2026 come data di incontro fra previsioni e data corrente, quindi come data in cui avverrà veramente il lancio.
Questo è ovviamente un grafico senza nessuna valenza scientifica reale, e nulla lascia supporre (oggi) che la data di lancio non possa essere nel 2021. Rende però l’idea della storia delle previsioni di lancio del James Webb Space Telescope e dei suoi continui ritardi.