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| On 4 anni ago

Sta per iniziare l’era dei cube-rover?

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Nel 1999 all’università della California nasce il progetto Cubesat con l’idea di produrre un satellite piccolo ed efficace. La svolta di questo progetto sta nel fatto che le dimensioni di un Cubesat sono standardizzate. Questo vuol dire che quando ci si riferisce alla misura Cubesat 1U in tutto il mondo si sa che il satellite è un cubo di 10x10x10 cm. Ora il progetto Iris della Carnegie Mellon University punta a costruire una standardizzazione simile per dei piccoli rover, dando forse inizio anche ai cube-rover.

L’idea, come fu per i Cubesat, è quella di standardizzare le dimensioni di rover da mandare sulla Luna e in futuro su Marte. In questo modo si abbasseranno di molto i costi di produzione di ogni cube-rover, e lo stoccaggio durante i lanci sarà più efficace. Ovviamente le dimensioni standardizzate di questi rover saranno molto piccole. Iris è grande poco meno di una scatola di scarpe e pesa circa 2.2 kg.

Iris è un progetto nato dalla collaborazione fra l’azienda Astrobotic Technology e NASA nel 2017 e si inserisce nel programma Small Business Innovation Research program dell’Agenzia Spaziale Americana. A settembre del 2019 la NASA ha assegnato altri 2 milioni di euro di finanziamenti a Astrobotic. Grazie a questo finanziamento IRIS sarà lanciato già nel 2021 per la Luna a bordo del lander Peregrine, sempre di Astrobotic.

Questo lander rientra nel programma CLPS che ha lo scopo di portare sulla Luna esperimenti scientifici e dimostratori tecnologici per “aprire la strada” alle esplorazioni umane delle missioni Artemis. IL CLPS punta a spedire decine di lander sulla Luna già a partire dal 2021. L’obiettivo è raggiungere il nostro satellite con almeno due missioni all’anno.

Render di Iris realizzato dalla Carnegie Mellon University. Credits.

Lo scopo del primo Cube-rover

IRIS sarà il primo Cube-rover, e il suo scopo è dimostrare la fattibilità di questo progetto. L’obiettivo pratico è guidare questo piccolo rover per almeno 50 metri sulla superficie, riuscendo a rispedire a Terra almeno una foto scattata dalla Luna. Allontanandosi di pochi metri dal lander Peregrine, IRIS sarà in grado di osservare le conseguenze dell’allunaggio sulla superficie, in modo da studiare come viene modificato il suolo di regolite dal getto propulsivo.

Oltre a tutto questo, IRIS testerà ovviamente tutti i suoi sitemi di alimentazione, di guida e di comunicazione. Il successo di questa missione potrà aprire prospettive di esplorazione della Luna e in futuro di Marte attraverso decine se non centinaia di questi Cube-rover. 

Oltre a tutto questo IRIS rappresenta un grande successo didattico ed educativo. L’intero progetto è partecipato da NASA e Astrobotic ma è principalmente gestito dagli studenti della Carnegie Mellon University.

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