Maggio sarà un mese importante per NASA e SpaceX. Il 27 Maggio ci sarà il lancio della prima Dragon 2 che porterà degli astronauti nello spazio. Ieri, primo giorno del mese, si è tenuta una conferenza durante la quale sono stati comunicati tutti i principali dettagli di questa missione, chiamata Demo-2. Ecco quindi un riassunto con le principali informazioni rilasciate in vista di questo storico evento, quando Bob Behnken e Doug Hurley saranno i primi astronauti della storia a viaggiare a bordo di una capsula realizzata completamente da un’azienda privata.
Crew Dragon at the Cape undergoing final preparations ahead of first flight to the @Space_Station with @NASA astronauts onboard pic.twitter.com/uMpmroFDD6
— SpaceX (@SpaceX) May 1, 2020
Le fasi della missione
La partenza è fissata per il 27 maggio alle ore 22:32, secondo il nostro fuso orario. C’è da considerare però che in Florida il maltempo potrebbe far slittare il lancio, per cui è già stata decisa una prima data di backup per il 30 maggio. Per evitare contagi, soprattutto in questo periodo, e monitorare la salute dell’equipaggio, gli astronauti inizieranno il periodo di quarantena dal 16 maggio.
Non è ancora stato dichiarato quanto tempo i due astronauti rimarranno a bordo della ISS, ma sappiamo che sarà un minimo di 30 giorni ed un massimo di 119. Questo limite superiore è dovuto al deterioramento dei pannelli solari della Dragon. La capsula è infatti solo al suo secondo lancio dello spazio e questo aspetto tecnico è ancora da studiare nel dettaglio da SpaceX. Il range di date è stato comunque preso in considerazione ipotizzando anche il caso peggiore di deterioramento. I responsabili della missione valuteranno la sua effettiva durata dopo la partenza dei due astronauti.
Inizialmente la missione Demo-2 sarebbe dovuta durare solo qualche decina i giorni, proprio in virtù del suo essere un test della capsula. E’ stata però prolungata poiché sulla ISS attualmente si trova un solo astronauta della NASA: Chris Cassidy.
Come consuetudine SpaceX effettuerà lo static fire test qualche giorno prima del lancio, accendendo per qualche secondo i 9 motori del razzo. Questo servirà per verificare che tutti i sistemi funzionino correttamente e non ci siano anomalie. Arrivati al giorno del lancio Bob Behnken e Doug Hurley inizieranno ad indossare le loro tute 4 ore prima della partenza. Raggiungeranno il pad di lancio, a bordo di una Tesla Model X 3 ore prima del lift off, entreranno nella capsula ed il portellone verrà chiuso.
La passerella utilizzata per raggiungere la cima del razzo verrà retratta quando il timer segnerà T-38 minuti dal lancio. In quel momento armeranno l’abort system della Dragon, che porterà l’equipaggio in salvo in caso di problemi. Il rifornimento del Falcon 9 invece, inizierà a T-35 minuti. Questa procedura è stata studiata per aumentare la sicurezza dei due astronauti, in questo modo, se qualcosa dovesse andare storto durante il rifornimento, la capsula si allontanerebbe immediatamente dal Falcon 9 usando i suoi razzi.
Una volta partiti, raggiungeranno la ISS in circa 24 ore. Lo stesso tempo lo impiegheranno anche per il rientro.
I controlli da effettuare
Trattandosi di una missione dimostrativa sono molti i controlli e test che Bob Behnken e Doug Hurley dovranno effettuare sulla Dragon. Durante il loro viaggio verso la ISS, verificheranno il funzionamento del sistema vitale della capsula, del touch screen dello schermo e della gestione dei controlli manuali. Proprio per questo motivo, a 150 m dalla Stazione, l’avvicinamento sarà effettuato in modalità manuale, testando così un’avaria al sistema di navigazione. L’attracco finale alla ISS sarà invece eseguito in maniera automatica dalla Dragon.
Per la prima volta vedremo degli astronauti gestire i sistemi di navigazione attraverso un grande schermo, che mostrerà lo stato della capsula in modo molto più semplice. Sempre durante il loro viaggio, monitoreranno tutti i sistemi di navigazione, soprattutto il Tracking and Data Relay Satellite (TDRS). Questa è una esplicita richiesta della NASA per evitare gli stessi problemi avuti dalla Starliner della Boeing.
Una volta raggiunta la ISS, gli astronauti controlleranno giornalmente lo stato dei pannelli solari, testando anche la possibilità di utilizzo della Dragon come scialuppa di salvataggio.
Anche le nuove tute subiranno un attento controllo. Queste verranno utilizzate durante le fasi di: docking, undockin, rientro ed ammaraggio. Le tute sono in un pezzo unico, sono ignifughe e forniscono sistemi di comunicazione oltre al supporto vitale, con tanto di acqua e cibo. Il loro compito è quello di proteggere l’equipaggio in caso di depressurizzazione della capsula. Non potranno però essere utilizzate per le “passeggiate spaziali, perché non progettate per tale scopo.
Una Dragon 2 versione Cargo
La Dragon di questo test verrà comunque utilizzata per trasportare merci sia verso la ISS che di nuovo verso la Terra. Questo compito lo avrà anche nelle missioni successive alla Demo-2, poiché verra realizzata una versione cargo apposita.
Durante la conferenza congiunta di NASA e SpaceX è stato anche comunicato che la capsula Dragon ha concluso 700 test sui motori SuperDraco usati per l’aborto missione e 27 con i paracadute di ultima generazione. In particolare l’ultimo, necessario per l’approvazione della NASA, proprio qualche giorno fa. Sulla Dragon 2 è stato inoltre montato un sistema di servizio completo: un vero e proprio bagno. Questo è uno dei tanti lussi che ad esempio manca alla capsula Soyuz russa. Per sapere se funzionerà dovremmo però aspettare il rapporto dei due astronauti Bob Behnken e Doug Hurley.
Terminata la missione Demo-2, dopo circa un mese avrà inizio la missione Crew-1, che porterà sulla ISS ben 4 astronauti.