Ieri, 15 Aprile 2020, il generale John Raymond a capo della US Space Force ha dichiarato che la Russia ha lanciato un missile balistico in grado di distruggere satelliti in orbita terrestre bassa. Attualmente solo USA, Cina, India e Russia hanno dimostrato di possedere armi anti satellite (Anti-satellite weapons, ASAT).
Il generale Raymond ha affermato che con questo test la Russia conferma di possedere un armamento in grado di danneggiare e distruggere i satelliti americani. “Il test di questo missile anti-satellite partito della Russia fornisce un altro esempio del fatto che le minacce agli Stati Uniti e ai sistemi spaziali alleati sono reali, gravi e in crescita”, ha affermato il generale Raymond.
Il missile è partito dal cosmodromo di Pleseck, situato circa 800 Km a Nord di Mosca. Sempre secondo la dichiarazione della US Space Force questo test è una diretta conseguenza di quanto successo a Febbraio, quando si sfiorò l’incidente diplomatico a causa di un satellite russo spia. E’ stato chiamato Cosmo-2542 e due mesi fa si è avvicinato al satellite di Imaging americano (satellite spia) chiamato USA 245. Una volta nelle sue vicinanze ha espulso un altro piccolo satellite, il Cosmo 2543 che formalmente avrebbe dovuto solo fotografare il suo compagno di viaggio. A quanto pare l’obiettivo dei due satelliti era però spiare quello americano. Ne parlammo approfonditamente in questo articolo. Queste manovre furono interpretate come irresponsabili e potenzialmente minacciose dagli USA e questo nuovo test non migliora di certo la situazione.
Il generale Raymond nel suo rapporto ha invitato tutti i governi ad adottare norme per un comportamento più responsabile nello spazio. “È un interesse e una responsabilità condivisa da tutte le nazioni che vivono nello spazio creare condizioni sicure, stabili e operativamente sostenibili per le attività spaziali, comprese le attività di sicurezza commerciale, civile e nazionale”, ha affermato. Secondo Brian Weeden, direttore della pianificazione della Secure World Foundation, questo test è ormai il decimo del sistema missilistico Nudol, in dotazione russa dal 2014.
Sempre nel suo comunicato, il generale a capo della forza spaziale americana ha dichiarato particolarmente ipocrita la Russia che si è spesso proposta di istituire controlli sulle armi spaziali. Attualmente non sono pervenute dichiarazioni dalla Russia. Non ci sono smentite ne accuse da parte del silenzioso Cremlino.
Comunicato stampa della US Space Force.