Approfondimento
| On 4 anni ago

La NASA finanzia uno studio per trasformare un cratere lunare in un radiotelescopio

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La NASA ha sovvenzionato un gruppo di ricerca per studiare la fattibilità di costruire un enorme radiotelescopio all’interno di un cratere sulla faccia a noi nascosta della Luna. L’idea prende il nome di Lunar Crater Radio Telescope (LCRT) ed è stata presentata da un gruppo del Jet Propulsion Laboratory della NASA.

Il team è stato finanziato dalla NASA con 125 000 Dollari e sei mesi di tempo per presentare dei risultati. Questo finanziamento fa parte di una collaborazione della NASA con l’Associazione Universitaria per la Ricerca Spaziale e prende il nome di Nasa Institute for Advanced Concepts (NIAC). L’obiettivo di questo programma è il supportare idee rivoluzionarie nel campo dell’astronautica che potrebbero avere un’applicazione nei prossimi 20-40 anni.

L’idea di costruire un radiotelescopio sulla Luna forse non è così tanto rivoluzionaria (se ne parla già da decenni) ma il modo in cui Saptarshi Bandyopadhyay del JPL lo vuole fare è sicuramente molto ambizioso. L’obbiettivo è raggiungere il lato opposto della Luna con dei robot DuAxel (dei prototipi di rover del JPL). Questi scenderanno all’interno di un cratere stendendo una rete metallica che formerà la superficie del radiotelescopio.

L’idea del Lunar Crater Radio Telescope. Credits: NASA

Il cratere andrà scelto nel modo adeguato, in modo che la rete, una volta stesa abbia un rapporto profondità-diametro adeguato a formare un riflettore a calotta sferica. Il piano attuale prevede la realizzazione di un radiotelescopio del diametro di 1 km ma sarà all’interno di un cratere che potrà essere largo anche 5 volte di più.

L’importanza di costruire un telescopio sulla Luna non è da sottovalutare. Ancora di più sarà utilissimo costruire lì un radiotelescopio. Questi particolari strumenti osservano il cielo nella lunghezza d’onda radio. Queste sono onde elettromagnetiche che hanno una lunghezza d’onda maggiore del millimetro. L’LCRT pensato dalla NASA osserverebbe onde radio con lunghezze maggiori 10 metri, cioè con frequenze inferiori a 30 MHz. Il motivo per cui è importante un radiotelescopio “dietro” alla Luna è facile da capire. Le onde radio con lunghezze di decine di metri sono completamente schermate dall’atmosfera terrestre. Costruirlo a Terra sarebbe quindi impossibile.

Non si potrebbe nemmeno portarlo in orbita terrestre bassa (dove c’è Hubble) in quanto i radiotelescopi hanno dimensioni di decine di metri. Quello più grande attualmente funzionante è il radiotelescopio FAS, costruito in Cina ed ha un diametro di 500 metri. Un telescopio sulla faccia nascosta della luna verrebbe anche schermato dalle radiazioni solari durante la notte lunare.

Alcuni telescopi con le loro lunghezze d’onda operative. Le zone marroni sono le zone in cui l’atmosfera terrestre impedisce l’osservazione da Terra. Il radiotelescopio lunare opererebbe alla destra del grafico.

Un LCRT con un diametro di 1 km sarebbe quindi il telescopio più grande del sistema solare e grazie alle condizioni ambientali ci permetterebbe di indagare uno spettro elettromagnetico mai osservato dall’uomo. A queste frequenze si riuscirebbe infatti ad indagare come mai prima d’ora l’universo primordiale e i primi istanti successivi al big bang.

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