Oggi, nel nostro virtuale viaggio alla scoperta dello spazio cinese, facciamo un salto indietro nel tempo. L’obiettivo è capire perché satelliti di aziende americane non vengono più lanciati dalla Cina. Tutto è cambiato il 15 febbraio del 1996, giorno dell’incidente di Intelsat 708.
Anche nell’industria aerospaziale, gli incidenti rappresentano dei punti di svolta più importanti. Se oggi i mezzi di trasporto su cui viaggiamo sono più sicuri, è anche merito di accurate indagini effettuate dopo incidenti di varia natura. In questo senso, il settore aerospaziale non fa eccezione se non per il suo forte intreccio con la politica.
Con l’ultima affermazione, non voglio esimere gli altri rami dell’industria dall’avere interferenze politiche, ma bensì rimarcare un fatto su cui abbiamo già discusso nella scorsa puntata. Il settore aerospaziale assomiglia molto a quello della ricerca scientifica di base. E’ infatti un mercato in cui gli stati hanno bisogno di essere protagonisti e in cui la politica investe molto. Oltre a questo, va aggiunto l’interesse militare e di intelligence per tutte le tecnologie riguardanti lo spazio.
Il 15 febbraio del 1996 è una data che cambiò per sempre il rapporto fra USA e Cina nello spazio. In questo giorno avrebbe dovuto raggiungere l’orbita il satellite Intelsat 708. Costruito dall’americana Loral, il satellite era destinato ad aggiungersi alla vasta costellazione del consorzio intergovernativo Intelsat. La peculiarità di questo lancio risiede nel fatto che per la prima volta, un satellite di costruzione americana riceveva dal dipartimento di stato americano il permesso di essere lanciato da un vettore cinese. Più precisamente dal razzo Lunga Marcia 3B che quel giorno di metà febbraio avrebbe volato per la prima volta.
Il 15 febbraio, dal Xichang launch center, il primo Marcia 3B si alzò correttamente in volo ma dopo pochi secondi fece una brusca virata poco sopra il pad di lancio. Continuò quindi per una ventina di secondi a volare parallalamente al terreno, per poi schiantarsi in un villaggio adiacente al sito di lancio. Vi invito a vedere il video seguente, che nonostante la scarsa qualità mostra delle immagini impressionanti. L’esplosione conseguente all’impatto del razzo col suolo è stata stimata di una potenza equivalente a 20-55 tonnelate di TNT.
Con lo schianto venne interamente raso al suolo il villaggio abitato da circa mille persone. Ancora oggi il numero di vittime è oggetto di dibattito, da una parte le autorità cinesi parlano di 6 vittime (giustificando il numero con una precedente evacuazione del villaggio) mentre alcune fonti occidentali stimano tra le 200 e 500 vittime.
Subito dopo l’incidente la China Great Wall Industry Corporation, la società che gestiva i lanci, aprì un’indagine per determinare la cause del falliento del lunga marcia 3B. Un primo rapporto stabilì un fallimento nell’unità di misurazione inerziale, ossia il sistema che determina l’altezza del razzo rispetto al suolo.
Tuttavia, per le compagnie assicurative il rapporto cinese non era sufficiente. Si decise quindi di istituire un comitato di revisione indipendente. L’istituzione di questo comitato è da giustificarsi con il fatto che in quegli anni si sperava che molti altri satelliti avrebbero potuto volare sul Lunga Marcia 3B. Inoltre senza un rapporto indipendente sarebbe stato molto difficile risarcire il satellite Intelsat 708 e impossibile assicurare altri carichi su quel vettore.
Il comitato proseguì nelle indagini e trovò diversi problemi nel design del Lunga Marcia 3B. Vi risparmio i dettagli tecnici, che potete trovare nella fonte di questo articolo. La questione però diventò presto anche politica dato che tra le parti coinvolte in questa revisione c’era anche Loral e diverse altre aziende americane.
Nel 1997 la U.S. Defense Technology Security Administration classificò il lavoro svolto dalla commisione come un aiuto significativo allo sviluppo del Lunga Marcia. Quindi illegale. Per gli Stati Uniti infatti, tutte le tecnologie missilistiche sono soggette a restrittive leggi di carattere militare, meglio note nel loro insieme come legge ITAR.
Un’altra importante conseguenza fu che dal 1998 anche la tecnologia satellitare sarebbe stata soggetta a ITAR, quindi la licenza di lanci non sarebbe più stata concessa dal dipartimento del commercio ma da quello di stato. Dal 1996 ad oggi nessun satellite con tecnologia americana ha più avuto il permesso di essere lanciato in Cina e ad oggi la politica americana rimane stabile su questa linea.
Per la Cina questo incidente è stata la definitiva chiusura al mercato internazionale. Immaginate un futuro alternativo, facciamo quindi un enorme “what if?“. Senza quell’incidente potremmo essere in un mondo in cui la Cina domina il mercato dei lanci commerciali e dove SpaceX e altri privati non servono. Grazie al mercato internazionale e a quello interno, la Cina avrebbe potuto diventare un player di primo livello anche in questo settore. Questo è probabilmente lo scenario che Intelsat 708 ha cambiato.
Questa era la terza puntata di Spazio d’Oriente, la rubrica settimanale in cui raccontiamo e analizziamo alcuni aneddoti e avvenimenti per capire al meglio il settore aerospaziale cinese.
Spazio D’Oriente è una rubrica progettata e scritta da Nicolò Bagno.