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| On 5 anni ago

Un satellite russo ha spiato un satellite militare americano

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Il 30 Gennaio Michael Thompson, dottorando in meccanica orbitale alla Purdoe University diede la notizia che un satellite russo si era avvicinato ad uno americano in maniera sospetta. In particolare si trattava del Kosmos 2542 che si era avvicinato a meno di 300 Km al satellite spia americano USA 245. Questo avvicinamento è avvenuto il 20 Gennaio apparentemente senza motivo.

La spiegazione da parte russa è stata che il satellite in questione faceva parte del programma sperimentale “inspection”. Kosmos 2542 avrebbe dovuto rilasciare un satellite più piccolo nelle sue vicinanze che lo avrebbe fotografato e studiato. Questo per ampliare le tecnologie russe di studio e controllo dei propri satelliti.

La teoria non sembra però reggere. Sempre secondo Michael Thompson nessuna delle manovre del satellite russo conferma questa versione. In più Kosmos 2542 è sincronizzato col satellite americano, che orbita fra 271 Km e poco più di 1000 Km. Secondo Thomas Roberts, ex membro della sicurezza aerospaziale presso il Center for Strategic and International Studies (CSIS), lo spendere il prezioso carburante a bordo di un satellite per mettersi in quella posizione è una coincidenza non trascurabile.

Todd Harrison, capo dell’Aerospace Security Project, sempre presso il CSIS chiarisce anche le motivazioni che spingerebbero il satellite russo a queste manovre. Kosmos 2541 potrebbe facilmente scoprire quali bersagli a terra sta osservando il satellite spia americano. Harrison ipotizza inoltre che si potrebbe scoprire l’apertura e la risoluzione delle fotocamere dell’USA 245, andando quindi a capire che tipo di foto sta scattando. Capire questo servirebbe a comprendere che tipo di informazioni vengono cercate dagli americani.

In più se il satellite russo fosse dotato di una sonda a radiofrequenza potrebbe ascoltare i segnali dell’altro satellite e dedurre quali processi informatici avvengono a bordo, sia quando scatta foto sia quando è in funzionamento normale.

Ieri, 10 Febbraio, il generale Raymond della neonata Space Force americana ha confermato ufficialmente l’avvicinamento del satellite russo. Commentando la situazione ha affermato che:

“This is unusual and disturbing behavior and has the potential to create a dangerous situation in space.”

“Questo è un comportamento insolito e inquietante e ha il potenziale per creare nello spazio una situazione pericolosa.”

Questa strategia di spionaggio russa non è la prima volta che viene osservata. Il paese sta eseguendo test di questo tipo in maniera regolare da circa 10 anni. Anche gli USA però hanno eseguito manovre simili fin dagli anni ’90. Il terzo paese in grado di eseguire questo tipo di spionaggio intersatellitare è ancora una volta la Cina che da qualche anno si inserisce sempre di più in questo podio stati in grado di militarizzare lo spazio.

Come spesso accade nello spazio, non c’è nessuna legge internazionale che vieta alla Russia queste manovre. A meno che non si avvicini talmente tanto da danneggiare il satellite spia americano, l’unica cosa che possono fare gli USA è spostarsi su un’altra orbita. Questa manovra sarebbe però estremamente dispendiosa e rischierebbe di scatenare un dispendioso ed inutile inseguimento.

La tensione è sicuramente alta, sopratutto in seguito alle dichiarazioni di conferma dei vertici della Space Force. Portavoci USA hanno comunque confermato che il comportamento, seppur sospetto non è dannoso e che sperano di risolvere al più presto la situazione in modo diplomatico.

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