In Cina è da poco terminato il periodo delle vacanze dovuto al capodanno cinese e il principale contractor aerospaziale del paese orientale ha ripreso solo alcune delle sue attività. La causa di questo rallentamento è dovuta alle misure imposte dal governo centrale previste per contenere l’emergenza coronavirus.
Per il 2020 CASC (China Aerospace Science And Technology Corporation) aveva delineato un piano ambizioso con circa quaranta lanci previsti. Tra questi molti riguardavano proprio missioni di esplorazione spaziale. Tuttavia ad oggi, sembra improbabile che riesca in questo obbiettivo. Le limitazioni nei trasporti all’interno del paese hanno costretto molti dipendenti a “ferie forzate” e i controlli e norme severe da osservare nel posto di lavoro stanno rallentando alcune operazioni specifiche.
Due dei più importanti istituti facenti parte della CASC sono coinvolti in queste nuove norme: China Academy of Launch Vehicle Technology (CALT) e la Shanghai Academy of Spaceflight Technology (SAST), che progettano e producono razzi.
Ritardi difficili da stimare
Riuscire a stimare l’impatto del coronavirus sul settore aerospaziale è molto diffile a causa della scarse informazioni che gli istituti coinvolti rilasciano alla stampa. Una delle poche informazioni certe è che lo Xichang Satellite Launch Center sta continuando la preparazione per il lancio di un lunga marcia 2D.
Al Wenchang Satellite Launch Center è da poco arrivato inoltre il lunga Marcia 5B, ossia una variante destinata a lanciare la nuova capsula cinese per lo spazio profondo, di cui abbiamo già parlato qui. Sempre da Wenchang è previsto il lancio di una lunga marcia 7A a marzo. Questa particolare variante del lunga marcia 7 presenta un terzo stadio utile per l’inserimento in orbite particolarmente alte. Ovviamente sia per il lunga marcia 5B (i cui lancio è previsto ad aprile) che per il 7A, è impossibile avere la certezza delle date previste, anche se attualmente sono in linea alla tabella di marcia.
Negli ultimi giorni, un fornitore di componenti dei lanciatori Kuaizhou, ha temporaneamente sospeso la produzione a causa della sua vicinanza con l’epicentro dell’epidemia. A seguito di questa notizia il razzo Kuaizhou-11, più grande del Kuaizhou-1A attualmente in servizio, potrebbe non essere lanciato a fine febbraio come inizialmente previsto.
Situazione precaria
Il Coronavirus è ancora in fase di studio e attualmente (9 Febbraio) non si hanno notizie della vicina creazione di un vaccino. Ad oggi oltre al cordoglio per le vittime del virus, si unisce il timore delle grandi ripercussioni economiche (con le conseguenze sociali) che potrebbe causare non solo alla Cina ma anche al resto del mondo.
In attesa di altre notizie legate allo spazio cinese, vi rimandiamo a nostri social dove troverete aggiornamenti costanti.