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| On 5 anni ago

L’Iran lancerà un satellite per l’osservazione terrestre

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Secondo le parole del portavoce del programma spaziale iraniano, il paese si prepara a lanciare un satellite per l’osservazione terrestre “nei prossimi giorni”. La data precisa per la partenza non è stata dichiarata.

Questo satellite è stato annunciato circa tre anni fa e sviluppato da un gruppo composto da circa 80 scienziati iraniani. Esso avrà il compito principale di osservare e fotografare il territorio iraniano aiutando il paese in occasione di disastri naturali. Verrà posizionato in un orbita a circa 530 Km di altitudine dove eseguirà 15 sorvoli dell’Iran al giorno. Secondo i piani dell’agenzia spaziale iraniana dovrà restare operativo per circa 18 mesi. Il satellite del peso di circa 113 Kg sarà lanciato a bordo di un razzo Simorgh.

Come ha affermato Morteza Berari (capo dell’agenzia spaziale iraniana), questo satellite sarà di grande  importanza per il paese. Oltre allo studio delle calamità naturali fornirà immagini importanti per favorire lo sviluppo dell’agricoltura in Iran.

Il primo satellite Iraniano Omid

L’Iran è entrato ufficialmente nell’elenco dei paesi in grado di lanciare in autonomia satelliti nel 2009. Il 2 Febbraio del 2009 partiva infatti il satellite Omid (speranza in persiano) che rimase in orbita per circa 2 mesi. Nel 2013 il paese riuscì a lanciare anche una scimmia in orbita diventando il sesto paese al mondo in grado di farlo. Questo che partirà fra qualche giorno sarà il settimo satellite lanciato dal paese orientale e il secondo più pesante. Dopo di questo l’agenzia spaziale iraniana punta a lanciare altri cinque satelliti entro il 2021.

Il programma spaziale della repubblica islamica ha interessato alcuni paesi occidentali in passato, in quanto la stessa tecnologia potrebbe essere usata per missili balistici intercontinentali. Ancor di più in questo periodo Berari ha però affermato che L’Iran sostiene “un uso pacifico dello spazio“. E ancora: “tutte le nostre attività nello spazio sono completamente trasparenti”, ha affermato. Nel 2019 svariati incidenti hanno però rallentato molto il programma.

A Gennaio 2019 il paese dichiarò di aver fallito l’immissione in orbita del satellite Payam. Questo ufficialmente doveva servire per monitorare i cambiamenti climatici in atto nel paese. L’Iran venne però accusato di aver violato l’accordo sul nucleare del 2015 e che il lancio avrebbe potuto essere considerato una provocazione e come test balistico.

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