Il 2019 è stato un anno abbastanza di passaggio per il settore astronautico e aerospaziale. Forse l’ultimo anno di questo tipo, quella che in altre occasioni potremmo chiamare la calma prima della tempesta. Dopo una prima parte particolarmente indaffarata abbiamo assistito ad un estate blanda, per poi finire l’anno col botto. In questo articolo vediamo quali eventi, secondo la redazione di Astrospace.it, hanno segnato in modo indelebile quest’anno che si sta concludendo.
Quando nel 2016 Elon Musk presentò per la prima volta l’Interplanetary Transport System per portare l’essere umano su Marte, tutto il mondo rimase abbastanza scioccato. Quando a Settembre di quest’anno venne presentato ufficialmente il primo prototipo della Starship è tornato subito in mente a tutti che da quel 2016 erano passati solo 3 anni. Nel 2019 in particolare, abbiamo visto il primo volo dello Starthopper che ha testato il nuovissimo motore Raptor salendo a poche decine di metri di altezza, tanto è bastato per far respirare a tutti quell’atmosfera che si respira solo all’inizio dei grandi progetti. La stessa che si sarebbe potuta respirare in molti cantieri ad inizio anni ’60.
Il 3 Marzo di quest’anno la Dragon V2 di SpaceX è stata il primo veicolo spaziale interamente progettato e costruito da privati ad attraccare alla Stazione Spaziale Internazionale. L’attracco è stato eseguito in modo automatico dai computer di bordo, prima volta che questo sistema veniva usato. Un test fondamentale per l’avanzamento del programma Commercial Crew della NASA che coi suoi molti ritardi potrebbe portare problemi non indifferenti anche alla ISS. L’arrivo in orbita della Dragon è stato un momento storico, ancora di più se pensiamo che il 20 Dicembre Boeing ha fallito lo stesso test con la loro capsula CST-100 Starliner.
Il 2 Ottobre l’astronauta italiano Luca Parmitano è diventato il terzo europeo e il primo italiano nella storia a ricoprire il ruolo di comandante della Stazione Spaziale Internazionale. Salito a bordo della ISS nel luglio di quest’anno Luca Parmitano ha incentrato il suo discorso di insediamento al comando della stazione su tre parole: gratitudine, umiltà e fiducia. La missione Beyond nel nostro astronauta è stata piena di grandi esperimenti, in particolare verranno ricordate le 4 Attività extraveicolari per riparare lo spettrometro AMS condotte da Parmitano e da Morgan. Altro record, Luca in queste EVA è diventato il primo astronauta europeo al comando di una attività all’esterno della ISS.
A fine Novembre 2019 i ministri dei vari paesi che contribuiscono all’Agenzia Spaziale Europea si sono riuniti a Siviglia per discutere il bilancio dell’agenzia. La richiesta fatta dai vertici dell’ESA era di 14.4 miliardi di Euro in tre anni. Una proposta azzardata ma è stata completamente accettata portando l’ESA ad avere un bilancio record. Altra notizia che probabilmente passerà alla storia è il quasi raddoppio del contributo fornito dall’Italia che si conferma terzo paese per contributo avvicinandosi sempre di più alla Francia in seconda posizione.
All’interno del bilancio federale americano firmato alla fine di quest’anno figura per la prima volta il budget dedicato alla nuova Space Force. Dopo 72 anni nasce una nuova sezione dell’esercito americano. Ora ci sono grandi dubbi su cosa farà veramente dal punto di vista pratico questa nuova ala dell’esercito, ne vedremo sicuramente i primi frutti nel 2020. Rimane il fatto che rappresenta una decisione storica per lo spazio internazionale che porterà il dibattito sul diritto spaziale e la sicurezza nello spazio ad un livello successivo nei prossimi anni.
Il Lunga Marcia 5 è il più grande razzo mai costruito dalla Cina. Nel 2017, al suo secondo lancio fallì il raggiungimento dell’orbita per un problema al primo stadio che fece esplodere l’intero vettore, era fermo da allora. Questo razzo sarà fondamentale per la Cina, e il successo del suo terzo lancio il 27 Dicembre di quest’anno garantisce un mezzo per raggiungere Marte e la Luna all’agenzia spaziale cinese.
Il 21 febbraio la sonda giapponese Hayabusa 2 è discesa sulla superficie dell’asteroide Ryugu per raccoglierne dei campioni. Per farlo ha lanciato un vero e proprio proiettile contro la superficie creando un getto di materiale che ha poi raccolto orbitando a pochi metri sopra la superficie. La sonda è ora già di ritorno verso la Terra con il materiale raccolto. Il successo di questa missione conferma l’abilità dei giapponesi in questo tipo di operazioni (lo stesso fece qualche anno fa la sonda Hayabusa) che con molta fantasia ci fanno già pensare a future attività minerarie su questi corpi celesti.
La visita che New Horizon fece a Ultima Thule fu l’evento astronautico con cui iniziò questo anno 2019. La sonda raggiunse il corpo celeste la notte di capodanno alle ore 06:33 (ora italiana) scattando la foto ravvicinata dell’oggetto più lontano mai raggiunto nella storia. Ultima Thule orbita nella fascia di Kuiper oltre Plutone e ha rappresentato un evento storico nell’esplorazione spaziale. Fa ancora impressione pensare che siamo riusciti a raggiungere un oggetto a quasi 7 miliardi di Km dal Sole.
Il 9 Maggio Jeff Besoz, fondatore di Blue Origin ha presentato a sorpresa il progetto Blue Moon. Questo sarà un lander per la Luna in grado di trasportare sulla superficie del nostro satellite 3.6 tonnellate nella versione base e 6.5 nella versione estesa. Il lander sarà anche dotato di una gru per depositare il materiale sulla superficie. La presentazione di questo lander era sicuramente inattesa. Nei mesi successivi la NASA ha però presentato il progetto Commercial Lunar Payload Services e tutto ha iniziato a diventare un po’ più chiaro. Con questo progetto la NASA punta a coinvolgere aziende private per sviluppare mezzi e tecnologie per trasportare materiale sulla Luna e muovere carichi sulla sua superficie. Nei mesi si sono aggiunte sempre più aziende arrivando a nove alla fine di quest’anno. SpaceX con la sua Starship compresa.
Quest’anno la Luna è tornata decisamente protagonista. Oltre alla presentazione ufficiale delle missioni Artemis ben tre missioni hanno raggiunto il nostro satellite. Fondamentale è il fatto che neanche una di queste sia stata Europea, americana o russa. Venerdì 7 Settembre l’India ha fallito l’allunaggio del lander Chandrayaan-2. Al suo interno era anche presente un piccolo rover di nome Vikram. Nonostante questo fallimento l’india ha ottenuto un grande successo dalla missione dato che l’80% degli esperimenti sono stati affidati ad un orbiter che continua con successo la sua missione. Il secondo paese a raggiungere la Luna è stato Israele, ma anche la missione Beresheet si è schiantata l’11 Aprile. Rimane comunque un traguardo importante l’aver raggiunto la superficie per un tema così piccolo e di derivazione puramente commerciale. La Cina è invece l’unica realtà che ha raggiunto la superficie lunare con successo nel 2019. Con la missione Chang’e 4 ha portato un lander e un piccolo rover che hanno allunato nella notte fra il 2 e il 3 gennaio e che continuano la loro missione di esplorazione ancora adesso.
Questi 10 eventi secondo noi hanno segnato in modo indelebile quest’anno. Non sono certo gli unici degni di nota, basti pensare alla costruzione del core centrale dell’SLS o allo storico incidente della capsula Starliner di Boeing. Oppure al lancio dei primi 60 satelliti operativi della megacostellazione Starlink di SpaceX. Sono solo alcuni esempi di eventi che hanno segnato quest’anno e che ancora di più, pongono le basi per tutti ciò che avverrà nel 2020.