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| On 5 anni ago

Starliner è in volo verso la ISS con un passeggero speciale

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Alle 12:36 è partito dalla rampa SLC-41 di Cape Canaveral un Atlas V con un carico speciale. Sulla cima del razzo la capsula CST-100 Starliner arriverà domani (sabato 21 Dicembre) alla ISS alle 13:20 (ora Italiana). Questo è un lancio particolarmente importante per il programma Commercial Crew della NASA e la partecipazione di Boeing.

La missione della capsula Starliner non è solo quella di superare il test della messa in orbita e poi dell’attracco automatico alla ISS. Un po’ come fatto da SpaceX anche l’azienda rivale ha sistemato un passeggero speciale all’interno della Capsula. Un manichino vestito con la tuta realizzata da Boeing per i futuri astronauti che voleranno con la loro capsula. Quando SpaceX lanciò la Dragon per lo stesso test che sta eseguendo ora la CST-100 il manichino al suo interno venne chiamato Ripley, come la protagonista dei film Alien.

Il manichino Rosie The riveter

Boeing invece ha scelto un approccio un po’ diverso e ha battezzato il proprio passeggero Rosie the Riveter (Rosie la Rivettatrice). Rosie è un personaggio immaginario creato in America durante la seconda guerra mondiale per rendere onore a tutte le donne che in quegli anni erano costrette a lavorare in fabbrica. Una delle immagini più famose a ritrarre Rosie in quegli anni è il poster “We can do it” che avrebbe dovuto spingere sia le donne in patria sia gli uomini al fronte ad affrontare scelte coraggiose e patriottiche.

Oggi Rosie the Riveter è comunemente usata per rappresentare le lotte femministe negli Stati Uniti e il potere economico delle donne. Proprio per questo motivo è stata scelta da Boeing per rappresentare il primo passeggero della loro nuova capsula.

Ad accompagnare Rosie a bordo di Starliner sono presenti circa 270 Kg di rifornimenti per gli astronauti a bordo della stazione spaziale internazionale. Insieme a questi circa 500 semi di cinque piante diverse che verranno ripiantati una volta che la capsula tornerà a terra dopo sette giorni di permanenza sulla ISS. Un esperimento questo che fu già stato fatto nella missione Apollo 14.

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