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| On 5 anni ago

CST-100 Starliner è pronta a raggiungere la ISS

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Dove seguire il lancio?

Potete seguire la diretta del lancio a partire dalle 11:30 direttamente qui, dalla Live YouTube :

La capsula CST-100 Starliner è stata costruita da Boeing all’interno del programma Commercial Crew della Nasa. CST-100 è l’acronimo di Crew Space Transportation; il numero 100 indica invece i 100 Km di altezza a cui è posta la linea di Karman, altitudine che stabilisce il confine convenzionale fra atmosfera e spazio esterno. Nel 2014 l’agenzia spaziale americana finanziò due progetti per delle capsule in grado di riportare astronauti americani alla Stazione Spaziale Internazionale partendo dal suolo americano. Questo non succede dal 2011, anno del pensionamento dello Space Shuttle.

Per questo progetto a Boeing furono assegnati 4.2 miliardi di dollari per lo sviluppo e la costruzione della sua capsula. L’altro partecipante al Commercial Crew è invece SpaceX con la capsula Dragon V2 a cui la NASA assegnò 2.6 miliardi di dollari di finanziamenti.

Una locandina del lancio della Starliner verso la ISS

Ormai da parecchi anni entrambe le capsule stanno subendo ritardi e rinvii di ogni tipo anche se ora si inizia a vedere la fine di questi due lunghi progetti. Il penultimo test che queste due capsule devono eseguire è costituito da un volo automatico verso la ISS. SpaceX ha volato a Marzo 2019, Boeing lo farà il 20 dicembre 2019. 

La partenza è attualmente prevista per le 12:36 (ora italiana) dallo Space Launch Complex 41 di Cape Canaveral a bordo di un razzo Atlas V. Anche il vettore, come fatta da SpaceX, sarà fornito dall’azienda che ha prodotto la capsula (ad essere precisi il fornitore dell’Atlas V è ULA, società creata da Boeing e Lockheed Martin Space Systems per la gestione dei loro vettori).

L’Atlas V spingerà la capsula Starliner per circa 15 minuti prima di separarsi definitivamente e lasciare la capsula libera di avvicinarsi alla ISS in modo automatico. Come fatto dalla Dragon V2, anche CST-100 è in grado di attraccare senza l’intervento del braccio robotico Canadarm-2. Se tutto andrà bene la capsula resterà attraccata alla ISS per alcuni giorni (circa 30). Gli astronauti avranno il tempo di entrare nella Starliner, controllare il corretto funzionamento di tutta la strumentazione e dei sistemi di pressurizzazione e controllo dell’aria. Inoltre la capsula conterrà circa 270 Kg di rifornimenti per gli astronauti a bordo.

Un render rappresentativo del distacco del secondo stadio del razzo Atlas V. Credits: Boeing

Una volta completati i test la capsula sarà sganciata e rientrerà a Terra dopo una settimana. Una particolarità sarà proprio il suo rientro. Nessuna capsula americana ha mai fatto un rientro sicuro atterrando sulla superficie. Sia le capsule Apollo sia le Dragon di SpaceX rientrano ammarando. La Starliner è invece dotata di tre paracadute e di Airbag necessari per attutire l’atterraggio.

Starliner non del tutto vuota

Durante questo volo di test la capsula Starliner non sarà del tutto vuota. Al suo interno saranno inseriti 500 semi. Questi appartengono a 5 diverse piante degli Stati Uniti e una volta che la capsula sarà tornata a terra verranno ripiantati. Questo, è un importante esperimento per controllore come il passaggio a microgravità e la presenza di radiazioni solari vadano ad interferire con la futura crescita delle piante. Non solamente però. La presenza di questi semi è anche un omaggio in quanto lo stesso esperimento fu fatto a bordo a della missione Apollo 14.

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In questa immagine è presente un confronto fra la massa in Kg, il diametro e il volume pressurizzato delle capsule per il trasporto umano attualmente in sviluppo o attive in tutto il mondo. A partire da sinistra abbiamo le uniche due in servizio: la Soyuz russa e la Shenzhou cinese. Entrambe trasportano tre astronauti. Poi, al centro ci sono la Starliner e la Dragon, entrambe in servizio dal prossimo anno ed entrambe in grado di trasportare sette astronauti. La successiva è la Orion americana che trasporterà i prossimi astronauti sulla Luna con una capacità di 4 passeggeri. L’ultima è la capsula russa in sviluppo alla Roscosmos di cui si sa ben poco. Anche la PTK-NP servirà per il trasporto di cosmonauti in viaggi per lo spazio oltre l’orbita terrestre.