Il problema dei detriti spaziali si sta facendo sempre più pressante. i detriti spaziali sono quegli oggetti che per un motivo o per un altro rimangono in orbita senza più nessuno scopo. Questi possono essere ultimi stadi di alcuni razzi o interi vecchi satelliti non più utilizzati. Ai detriti spaziali di questo tipo si aggiungono quelli creati da alcuni sconsiderati esperimenti militari. Questi esperimenti possono creare migliaia di detriti, alcuni delle dimensioni di granelli di sabbia. Data l’altissima velocità in orbita anche questi possono essere pericolosissimi.
A Maggio 2019 l’India ha per esempio condotto un test militare dimostrativo in cui veniva distrutto un satellite con un missile partito da terra. Questo ha avuto lo scopo di dimostrare la tecnologia indiana ma ha creato circa il trenta per cento di tutti i detriti ora in orbita.
Parlando allo Space Tech Expo Europe il 19 Novembre Jan Woerner, direttore generale dell’ESA ha affermato l’importanza di considerare il problema dei detriti. Durante il suo discorso ha da subito affermato che le varie agenzie e aziende dovrebbero agire autonomamente e subito per risolvere il problema. Senza cioè aspettare eventuali accordi o consensi internazionali.
Agire con coscienza
Dobbiamo agire immediatamente e quando dico noi intendo ognuno, senza guardare gli altri e dicendo:
Prima che ci sia una regolamentazione, non farò nulla”.
Queste sono state le parole di Jan Woerner. In particolare si è poi concentrato sul problema delle mega costellazioni. SpaceX ha già iniziato a lanciare i primi 120 satelliti Starlink che potrebbero arrivare ad essere decine di migliaia nei prossimi anni. Se una costellazione di questo tipo ha un’affidabilità del 95% avremmo comunque centinaia di satelliti come detriti.
In futuro, ognuno che stia per lanciare un satellite dovrebbe (per morale, per etica, non per regolamentazione) assicurarsi che questo satellite non diventi un detriti spaziale in futuro.
Così ha continuato Woerner. Ogni azienda dovrebbe essere dotata di un sistema di deorbitamento per i propri satelliti oppure appaltarlo ad una società terza. Tutto questo dovrebbe inoltre essere fatto in ridondanza. Il direttore Era ha inoltre affermato che porterà il problema al prossimo consiglio dei ministri dell’agenzia spaziale europea il 27 e 28 Novembre. Lì proporrà un programma di mitigazione dei detriti. Verrà inclusa la manutenzione in orbita e la prevenzione attiva dei detriti. Con questo si intende la deorbitazione di tutte quelle componenti che fino ad ora rimanevano nello spazio. Per esempio gli ultimi stadi dei razzi.