Osservando il cielo scuro all’alba o al tramonto, potrebbe esservi capitato di vedere un puntino luminoso muoversi. Riconoscete che non si tratta di un aereo, per l’assenza delle luci ad intermittenza, e nemmeno di una meteora, perché non possiede la classica scia.
Cosa potreste aver visto quindi ?
Probabilmente avete appena assistito al transito di un satellite. Come è possibile che oggetti così piccoli e distanti siano visibili ad occhio nudo ? Può capire che alcuni satelliti abbiano delle componenti che, una volta colpiti dalla luce del Sole, li fa diventare molto riflettenti. La luce che noi vediamo viene chiamata flare (bagliore), che dura qualche secondo. Non è un effetto voluto anzi, si cerca di evitarlo, per non interferire con le osservazioni astronomiche.
Un fenomeno di questo tipo molto famoso e che dura da circa 20 anni è quello legato ai satelliti Iridium.
La Iridium Communications è un’azienda con sede in Virginia, fondata nel 2001 con lo scopo di creare un sistema di telecomunicazioni in grado di poter essere utilizzato in qualsiasi parte del mondo, soprattutto in casi di emergenza. Per fare questo, la compagnia ha sviluppato un satellite, chiamato Iridium, che farà parte di una costellazione per la copertura globale.
Questi satelliti sono stati lanciati per la prima volta nel 1997 e componevano una costellazione formata da 72 elementi. Il progetto originale prevedeva il lancio di 77 satelliti, numero che, nella tavola periodica, indica l’Iridio. Gli Iridium lanciati a partire dal ’97 avevano 3 antenne, ma la loro angolazione rispetto al corpo centrale rifletteva la luce del Sole a terra. Questo ha reso i satelliti visibili anche ad occhio nudo creando il fenomeno degli Iridium Flare.
A partire dal 14 gennaio 2017, la compagnia ha iniziato a lanciare la nuova generazione di satelliti, chiamati Iridium NEXT. Man mano che i nuovi satelliti venivano posizionati in orbita, quelli vecchi venivano fatti deorbitare, distruggendosi entrando in atmosfera.
Per la creazione di questa costellazione, la Iridium si è affidata a SpaceX, la compagnia aerospaziale di Elon Musk. Sono state necessarie 8 missioni per portare in orbita tutti gli Iridium NEXT. Quasi tutte le missioni hanno rilasciato 10 satelliti, ognuno dal peso di 860 kg. Per questo motivo, sono state le missioni in cui i Falcon 9 hanno portato il carico più pesante in orbita per la SpaceX.
La nuova generazione ha un design completamente diverso. L’antenna è stata posizionata nella parte bassa e parallela al terreno, evitando il fenomeno dei flare. L’ultimo Iridium NEXT è stato lanciato l’11 gennaio 2019, mentre l’ultimo satellite della vecchia costellazione deorbiterà questo mese.
Il fenomeno degli Iridium flare è divenuto così famoso da raccogliere un gran numero di appassionati in tutto il mondo. La stessa azienda ha rilasciato una guida e osservare i flare, dove si può trovare anche una galleria con le foto dei “cacciatori”.